Apprendiamo che il prossimo 11 dicembre i “sindacati rappresentativi” sono stati chiamati per un’informativa riguardo le bozze dei decreti ministeriali per i concorsi ordinari e straordinari degli insegnanti di religione. “Siamo contenti di questo risultato, frutto di un intenso lavoro messo in atto sia dalle organizzazioni rappresentative e non rappresentative, che nelle loro competenze e forze, hanno portato a questo momento, ma finché non leggeremo con attenzione il decreto siamo convinti che non possiamo considerarlo il momento conclusivo” Così afferma Favilla, segretario generale della Fensir. La stessa CEI, in un documento datato 27 settembre, ha delineato con accuratezza i passi che hanno portato alla bozza del decreto e, da fonti certi, l’impegno che lo stesso Responsabile Nazionale del Servizio IRC della CEI ha profuso affinché venissero accolte tutte le istanze provenienti dalla base dei lavoratori: 1.Priorità del concorso straordinario; 2.Il numero di posti maggiore possibile; 3.Non presenza dei contenuti specifici nelle prove concorsuali; Inoltre è stato confermato quanto prevede la stessa legge, cioè a dire prova metodologica didattica e graduatorie ad esaurimento, tutto ciò riferito al concorso straordinario. “Lodevole l’impegno del prof. Diaco il quale ha saputo interloquire con il Ministero e ha portato le istanze dei lavoratori, rappresentati dai loro sindacati. Il concorso straordinario non è la vittoria sindacale di questo o quell’altro sindacato, ma è la vittoria di noi lavoratori che riuniti in sindacati, piccoli o grandi, storici o di nuova fondazione con sindacalisti di provata e nota esperienza, nel tempo hanno lottato per il raggiungimento di questo obiettivo. Ma purtroppo siamo costretti ad attendere se una rassicurazione riguardo la prova senza punteggio minimo sarà presente nel decreto. Qualora anche la stessa prova dovesse contenere un punteggio minimo non sarà una vittoria piena, ma una mezza vittoria in quanto, per qualsiasi motivo, il candidato si troverebbe ad essere valutato con il rischio di vedersi assegnato un punteggio insufficiente e dunque veder vanificata tutta la propria carriera” Così afferma Mariangela Mapelli, segretaria nazionale del SAIR. “Unica incertezza rimaneva per la stesura del decreto proprio la non selettività della prova del concorso straordinario a tal ragione avevamo anche manifestato il nostro dissenso lo scorso 17 novembre indicendo lo sciopero e l’assemblea sindacale, oltre alla questione irrisolta dei colleghi del 2004 in Campania e Calabria. Desidero inoltre sottolineare che l’informativa non è un contratto, ma un semplice atto di cortesia da parte del Ministero alle parti sociali maggiormente rappresentative sulle iniziative da mettere in atto ed eventualmente chiedere un parere. Gli stessi decreti saranno sottoposti ancora una volta al parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Una volta ottenuti i pareri, che potranno essere anche trascurati da parte del Ministero, si procederà alla pubblicazione del Decreto e successivamente si passerà al bando” Conclude Favilla La Fensir e il suo sindacato autonomo federato SAIR vigilerà affinché sia rispettata la dignità del professionista insegnante di religione e che non venga umiliato dopo oltre 23 anni di attesa dal primo incarico. L’11 dicembre 2023 sarà il giorno della verità… forse o semplicemente il giorno in cui le legittime istanze, di tutti piccole e grandi associazioni, sindacali e professionali, che hanno lottato in questi anni, ognuno con le proprie forze e potenzialità, per la dignità di ogni singolo docente di religione, troveranno il punto di arrivo.
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