Il Decreto Milleproroghe non rinnova la procedura ex art 59, che negli ultimi anni aveva consentito le assunzioni da Gps sostegno e l’anno scorso la mini call veloce. A fronte di un
concorso a cattedre che vede totalmente sguarnite le regioni del nord con un numero di posti che in molti casi è inferiore ai candidati, con le regioni del sud che la fanno da padrone come candidati ma a fronte di pochissimi posti, il governo pensa bene di non rinnovare una procedura che aveva consentito a molti docenti precari di sostegno di entrare di ruolo negli ultimi anni.
La mancata trasformazione dei posti in deroga in organico di diritto, cosa che garantirebbe l’assunzione di centinaia di precari nelle regioni del sud, unita al mancato rinnovo dell’ex art. 59, avrà come unico effetto la condanna alla precarietà di miglia di docenti di sostegno e in molti casi una disoccupazione eterna vista la “saturazione” delle graduatorie per il massiccio numero di specializzati con il TFA. In compenso si torna a lamentare la mancanza di continuità dei docenti di sostegno ventilando, ancora una volta, la possibilità di una sorta di “chiamata diretta” dei supplenti da parte dei dirigenti scolastici, con buona pace delle esperienze devastanti già vissute e del diritto alla stabilizzazione dei lavoratori
e delle lavoratrici.
Ancora una volta la scuola statale è in mano a dei ciarlatani, incapaci di programmare con coerenza un piano di assunzioni che garantisca la stabilizzazione del personale precario, eliminando anche l’unico provvedimento che negli ultimi anni aveva dato un po’ di respiro al personale inserito nelle GPS.
USB Scuola sta avviando la preparazione di momenti di confronto e di lotta per la stabilizzazione dei precari, a partire dallo sciopero dell’8 marzo durante il quale le nostre parole d’ordine saranno BASTA PRECARIETÀ!
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